Le Vacanze vicino a casa, riscoprire i nostri borghi toscani

Le Vacanze vicino a casa, riscoprire i nostri borghi toscani

Eh già quest’anno non sono state le solite vacanze e per molti non ci sono state vacanze nel senso che noi attribuiamo a questa parola.

La parola vacanza evoca in molti, mete vicine o lontane, spiagge bianche dalle acque cristalline, cime di montagne altissime. Ma cosa significa veramente la parola vacanza?

Sostanzialmente sta indicare la libertà dagli impegni e dal lavoro, dal termine latino vacans – vacantis.

Per andare in vacanza, quindi, il primo passo è liberarsi, liberare la nostra mente! In altre parole si può essere in vacanza anche senza andare in nessun luogo.

Con questa consapevolezza sono tornata a visitare il paese della famiglia di mio marito, Si tratta di un borgo immerso nella Val di Chiana a pochi chilometri da borghi storici di incredibile bellezza come Trequanda, Montepulciano, Montalcino, Pienza, Bagno Vignoni.

Come si chiama questo paese? Torrita di Siena. Qui si trovano ancora il centro storico in mattoni, le quattro porte antiche di accesso e le contrade. La parola contrada la conosci già a proposito del Palio di Siena!

Anche a Torrita di Siena si disputa un palio, quello dei Somari, ed in quei giorni le contrade e le loro sedi si agghindano a festa per conquistare l’agognato palio e festeggiare con i propri contradaioli.

Se ti trovi a passare da Torrita, puoi parcheggiare la macchina all’inizio della salita per il centro storico e proseguire a piedi. Proseguendo il tuo cammino potrai entrare dalla porta Nova. Seguendo la strada principale, arriverai direttamente nella piazza principale, dove sorgono il palazzo comunale, il Teatro degli Oscuri (oggi teatro comunale) e la chiesa delle Sante Flora e Lucilla.

Torrita di Siena

Sulla torre del palazzo comunale campeggia uno stemma della famiglia Medici. La sua presenza racconta di come questo borgo sia stato di fondamentale importanza nella spartizione dei territori tra Siena e Firenze.

Ti consiglio di visitare il Teatro Comunale o degli Oscuri, teatro settecentesco, un vero gioiello di teatro all’italiana, un luogo raccolto che può ospitare fino a 130 spettatori.

Se invece decidi di entrare nella chiesa adiacente, soffermati sui dipinti su tavola e sulla lunetta scolpita a basso rilievo e attribuita a Donatello.

Esplora questo borgo a piedi, scegli una delle restanti porte per affacciarti e godere a pieno della bellezza del paesaggio circostante.

Se poi questo andare su e giù per le stradine ti ridesta l’appetito, ricorda che qui sei in Val di Chiana e puoi assaggiare ottima carne, la Chianina appunto, ottimi salumi, pecorino, i pici con l’aglione da annaffiare con del vino rosso (e qui hai l’imbarazzo della scelta).  Se sei vegetariano, qualcuno più tradizionalista del luogo potrebbe guardarti di sottecchi, ma non preoccuparti ci sono delle valide alternative.

Ah già dimenticavo, una gita che si rispetti impone che si compri un souvenir. Ma quale? Uscendo dal paese antico, potete trovare un negozio che vende delle simpatiche e vivaci terrecotte fatte a mano, che una volta tornato a casa, ti ricorderanno i colori di questi luoghi.

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