19 Ott Un matrimonio a tre: Francesco I de’ Medici, Giovanna e Bianca.
Quella del 19 ottobre rimane una data memorabile.
Di certo Francesco I de’ Medici non avrebbe mai potuta dimenticarla.
Francesco era il figlio primogenito di Cosimo I ed Eleonora di Toledo, la sua nascita fu celebrata con grande gioia. Francesco era il primo di una prole molto numerosa.
Era stato indirizzato fin dalla sua fanciullezza ad un ruolo di comando. I suoi pedagoghi, presso la corte spagnola, lo avevano istruito affinché un giorno potesse sostituire il padre.
Quel giorno non aveva tardato ad arrivare ed infatti nel 1564 Cosimo lasciava al figlio Francesco le redini dello Stato toscano.
Per lui Cosimo aveva immaginato un grande destino e, attraverso la sua rete diplomatica, si era adoperato per ben due anni perché suo figlio salisse un ulteriore gradino nel cammino di ascesa verso la conquista dell’agognata nobiltà.
Il giovane rampollo di casa Medici sposò la giovane Giovanna d’Asburgo, quindicesima figlia dell’imperatore Ferdinando I. Il matrimonio fu celebrato il 18 dicembre 1565. Finalmente la famiglia di mercanti fiorentini vedeva compiersi un’ascesa che aveva pianificato da tempo: entrare a pieno titolo a fare parte della nobiltà europea grazie a questa unione.
Un cammino brillante, pieno di successo e gloria.
Cosa avrebbe potuto desiderare di più un giovane rampollo di casa Medici che era riuscito a consolidare la propria alleanza con la dinastia più potente d’Europa ovvero gli Asburgo?
Probabilmente la libertà. La libertà di seguire le proprie inclinazioni, le proprie passioni e i propri amori.
Già perché a Francesco poco interessava la politica e poco interessava la vita ufficiale governata dal protocollo di corte. Una delle sue passioni era infatti quella di sporcarsi le mani compiendo degli esperimenti di alchimia. Si dilettava a trascorrere intere giornate in “fonderia” a fare esperimenti. Lo studiolo in Palazzo Vecchio, voluto dallo stesso Francesco e commissionato a Giorgio Vasari e Vincenzo Borghini, testimonia di questa dedizione all’alchimia, disciplina che presupponeva conoscenze filosofiche ed esoteriche.
Francesco non aveva il carisma del padre, ma forse non era neanche interessato a possederlo. Dopo tutto perché un figlio deve essere la fotocopia del padre? Francesco era un giovane di poco più di 25 anni, amava le feste, la vita notturna, conduceva una vita sregolata, aveva le sue avventure sentimentali. Era quello che oggi noi chiameremmo un party guy.
Per ragioni di stato aveva sposato Giovanna d’Asburgo che non brillava né per avvenenza né per acume e alla quale non si affezionò mai. La giovane austriaca dal canto suo era soltanto una pedina mossa sullo scacchiere internazionale per raggiungere degli scopi politici mirati.
Qualche anno prima di convolare a nozze tuttavia, ci fu un incontro che cambiò per sempre la vita del giovane Francesco. Nel giorno in cui Francesco dava udienza, venne a perorare la sua causa, una giovane nobildonna, rossa di capelli e dotata di una bellezza travolgente, di origine veneziana. La giovane donna era allora sposata con un fiorentino Pietro Bonaventuri, scaltro e sfrontato, per il quale la giovane donna era scappata di casa a soli 15 anni, dopo avere scoperto di essere incinta, contravvenendo alle regole del suo rango sociale e della morale di allora.
Si chiamava Bianca Cappello e fu un coup de foudre.
Ebbe inizio così una lunga relazione tra i due che legarono i loro destini per sempre.
Bianca divenne così l’amante di Francesco I, benché questa relazione non fosse vista di buon grado dalla famiglia Medici e in particolar modo dal fratello di Francesco, il cardinale Ferdinando.
Malgrado ciò l’esistenza di Francesco correva su due binari paralleli, da una parte si trovava la vita pubblica e il matrimonio con la legittima consorte e dall’altra si svolgevano le sue attività scientifiche e la relazione con Bianca.
Non so se a volte sia giusto parlare di coincidenze, ma il destino a volte crea le occasioni. O forse il destino, nel suo dipanarsi, é modellato dall’essere umano.
Era infatti accaduto che nel 1572 il marito di, Bianca Pietro Bonaventuri, morisse assassinato in circostanze sospette.
Sei anni più tardi nel 1578 un destino simile toccò a Giovanna d’Austria, che di nuovo incinta cadeva dalle scale riportando delle lacerazioni che l’avrebbero condotta alla morte. Una coincidenza casuale?
Prima della sua morte non erano mancati colpi di scena e soprattutto i momenti di tensione e rivalità tra Giovanna e Bianca, entrambe impegnate nelle corsa a dare un erede maschio a Francesco. Nel 1576 Bianca, benché si vociferasse che avesse simulato il suo stato di gravidanza, aveva partorito un maschio a cui fu imposto il nome di Antonio. Un anno più tardi Giovanna aveva partorito Filippo che non le sarebbe sopravvissuto a lungo.
Soltanto un mese dopo la morte di Giovanna Francesco sposò Bianca Capello con una cerimonia segreta. La corte medicea nella persona di Ferdinando continuava a mostrare la sua ostilità alla bella veneziana.
Francesco aveva nel tempo dimostrato grande generosità nei confronti di Bianca, regalandole palazzi e proprietà. In alcuni casi aveva provveduto al restauro di alcune ville, come nel caso di quella di Pratolino, dove amava trascorrere del tempo con la sua amata.
Per sfuggire al rigore della vita di corte, Francesco e Bianca erano soliti trascorrere dei periodi nelle tenute della famiglia Medici. Nel mese di ottobre 1589 erano presso la villa di Poggio a Caiano per partecipare ad una battuta di caccia.
Successivamente a ciò, Francesco cominciò ad avere febbre altissima e vomito. L’agonia durò per undici giorni dopo i quali Francesco morì, seguito dopo poche ore dalla sua amata. Era il 19 ottobre 1587.
Quale fu la causa della morte? Malaria o avvelenamento?
Per molto tempo le accuse caddero sul fratello di Francesco, il cardinale Ferdinando, con cui vi erano stati da tempo dei forti dissapori.
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