09 Nov Vuoi veramente conoscere i mercatini vintage in Toscana? Ecco come.
Visto che con l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, in Italia tutti i musei resteranno chiusi e le visite guidate saranno sospese, avremo la possibilità di parlare d’altro, ma solo momentaneamente, non preoccuparti!
Se segui qualcuno degli articoli che ho scritto oppure se hai letto la presentazione sul mio sito web, di sicuro saprai che amo girare per i mercatini dell’antiquariato. Qui in Toscana si tratta di una tradizione oramai consolidata. In alcune piacevolissime città toscane, come Arezzo e Pistoia, é possibile visitare questi luoghi in una cornice d’eccezione, ad esempio la piazza grande di Arezzo, circondata da case e luoghi storici.
Anche a Pistoia il mercato dell’antiquariato si svolge in un luogo storico, in piazza del Duomo, circondato dalla incantevole Cattedrale di San Jacopo, dal Battistero, dal Palazzo Comunale e dal Palazzo Pretorio.
Tra le altre cose questa piazza è stata usata da molti registi come set di ambientazione di film a carattere storico, vedi ad esempio una degli ultimi serial dedicati alla famiglia Medici.
Tralasciando questa cornice accogliente, sui banchi del mercatino puoi trovare complementi d’arredo, applique, lampadari, abat-jour, mobili come madie, tavoli, poltrone, libri, bigiotteria, stoffe, porcellane…..insomma un universo di cose che possono fare la differenza all’interno di una casa, di un ufficio o di un locale.
Spesso visitando queste bancarelle, mi sento dire: “Questo oggetto é vintage“.
Allora mi sono chiesta: “Cosa significa questa parola?”.
Cerco sul dizionario Devoto Oli e scopro che questo termine è nato nell’ambito della produzione vinicola, deriva ,dal francese antico vendenge cioè vendemmia, e indica vini di annata di particolare pregio.
Dall’ambito vinicolo questa parola si é spostata per indicare capi di vestiario, auto, moto, mobili, giocattoli vecchi di almeno 20 anni e diventati molto ricercati perché prodotti con materiali pregiati e di qualità ed anche perché hanno segnato un’epoca, in quanto creati da designer o stilisti imporanti.
Chissà che tu non abbia qualche tesoro tra gli oggetti che conservi a casa! Magari hai ancora una vecchia Fiat 500, una Vespa, un foulard o una borsa di tua nonna. Cerca mi raccomando, non sottovalutare le sorprese di un vecchio armadio.
Frequentare questi luoghi ti apre la possibilità di comprendere che cosa sia la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.
Un oggetto che a qualcuno non piace o serve più non deve necessariamente finire tra i rifiuti, ma può trovare un acquirente che se ne prenderà cura e lo indosserà o lo utilizzerà per farne bella mostra all’interno della propria abitazione. Basta produrre rifiuti! E’ necessario imparare a rigenerare gli oggetti e dare loro una seconda vita.
Ma vuoi mettere la differenza che un complemento d’arredo vintage può fare a casa tua? Vuoi mettere la differenza di un foulard di seta o di una borsa? Oppure servire il caffè in tazze di porcellana delicata ed elegante che tiene il calore del liquido rispetto a tazze di fabbricazione industriale prodotte senza nessun rispetto per l’ambiente?
Gli eventi di questo periodo ci chiamano a riflettere su tanti aspetti del nostro vivere comune e anche sulla consapevolezza delle nostre azioni verso l’ambiente e le generazioni future.
Ti ho convinto, visiterai il mercatino dell’antiquariato vicino a casa?
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